Storia di una Metamorfosi – 2

La trasformazione dei locali comuni:

In breve tempo il piano terreno del Palazzo assume un aspetto fiabesco. Un’opera corale, orchestrata da Ermanno Mantelli, che trasforma i muri anonimi riempiendoli di colori e di figure immaginarie, grazie all’apporto di studenti delle scuole d’arte, artisti vari e altri volontari che concorrono a formare un unicum pur nella diversità di stile che ciascuno esprime.

Le salette a fianco del salone comune si colorano di rosso e di blu, spartiti musicali animano i muri divisori, l’ingresso ospita figure neoclassiche, il bagno per il pubblico si trasforma in un ambiente popolato da figure da fumetto. Piovre pendono dal soffitto, sirene si adagiano a terra.

Nella vasta cucina/pranzo un albero nero funge da lavagna per i messaggi degli abitanti.

Cornici colorate adornano le porte. Ogni ambiente ha una sua connotazione, che ritorna anche nell’arredo, dove pezzi di stili disparati si uniscono armoniosamente o con dissonanze volute.

Anche le scale sono sottolineate dal colore.

Sulle pareti del cortile animali fantastici si rincorrono.